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ottobre 2013

    New England, Rhode Island, USA

    Autunno in New England: Newport

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    Residenze sontuosissime, negozi dai prezzi esorbitanti, passeggiate su marciapiedi a cui manca solo il parquet, barche e yatch qua e là. Se state pensando al telefilm the O.C. Dove il ragazzo ribellissimo viene adottato dalla famiglia di generosi ricconi dalle megaville… Beh, il contesto è come quello ma sull’altra costa. La LP suggerisce di visitare le ville più celebri, ma ci accontentiamo di vederle da fuori (il costo medio è di 20$  a ingresso… Decisamente eccessivo) e forse agli occhi di un europeo sono splendide e maestose, ma niente di strano visto che sono – per lo più – in stile neo rinascimentale italiano o ispirate alla reggia di Versailles.per darci un’occhiata e godersi anche un bel panorama passeggiate sulla Cliff Walk (costeggia il margine orientale della penisola)… Occhio solo se beccate una giornata  uggiosa: si scivola!

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    Per colazione abbiamo optato per il Franklin Spa, un classico diner specializzato principalmente in colazioni. Ho letto il menu ma il mio stomaco era già stato attratto violentemente da un blueberry muffin che troneggiava sotto la classica campana di vetro. I ragazzi hanno optato per omelette ripiene e io “solo un muffin”. La nostra gentilissima cameriera Annie mi domanda un po’stupita “solo un muffin? Vuoi che te lo taglio e te lo griglio?”…
    A parte che il muffin pesava più o meno come un melone, potevo io rifiutare un’offerta del genere? E quindi arriva questa tortina scaldata e “croccantizzata” dalla piastra guarnita dalla classica pallina di burro/cremina. Buonissimo. Per non rimanere indietro con le calorie abbiamo ordinato anche un cabinet, che nella zona di Newport (e del Rhode Island in generale) è un frappè fatto col gelato della consistenza di un… gelato. In questo caso abbiamo scelto quello all’Oreo, ricoperto di panna. Annie, potresti diventare in 5 minuti la mia migliore amica. Crisi da iperglicemia. Ma che gioia!
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    New England, Rhode Island, USA

    Autunno in New England: Providence

    I famosi gondolieri di Providence..WTF?!

    I famosi gondolieri di Providence..WTF?!

    Providence é proprio come ti aspetti una cittadina con quel nome: baciata da un cielo divino che la rende la cittá perfetta per una pubblicitá di tagliaerba.
    È da passeggiare in lungo e in largo. Niente macchina anche se il quartiere di College Hill è tutto un saliscendi (anche se a me è sembrato solo un sali… Ma forse perchè quando hai 40 ore di veglia alle spalle, tutto ti sembra decisamente un sali), e le case sono decisamente da cartolina, e poi arrivi lì all’ingresso della Brown University -il quarto più vecchio degli Stati Uniti- e ti rendi conto di perchè da queste parti i ragazzi fanno qualsiasi cosa per poter studiare, anche solo sedersi in quel parco perfettamente tosato e studiare riparati dal sole da qualche quercia secolare… Beh, è senza dubbio meglio del parcheggio con qualche pianta infilata nel cemento della Bicocca. Mentre passavamo nelle diverse zone (ah, per la cronaca: in tutto il campus c’è la wifi gratuita) si sono susseguiti nell’ordine: ragazza che dormiva nel prato, gruppo di ragazzi e ragazze che si allenavano con birilli e palline a fare gli artisti di strada, altro gruppetto di canterini che inneggiavano a Dio e all’amicizia, sposa oversize con seguito di damigelle di tutte le etá e tutte le taglie con uomini più interessati al supersigaro che avevano in bocca che alle foto. Un ambiente totalmente rilassato e vivibile… Cioè, a chi verrebbe in mente di andare a fare il servizio fotografico del matrimonio all’incrocio della metro in cui c’è la sede della statale di Milano?1379502_10152335079278327_1655638840_n
    Vagabondiamo per la cittá, passiamo davanti a tutte le case “storiche” ma tutto il nostre attenzioni sono focalizzate tutte sull’incredibile fortuna (ehm, direi più botta di culo) di essere al posto giusto nel momento giusto… Si perchè come segnala la LP uno degli eventi (che viene messo in piedi una decina di volte all’anno) è il WATERFIRE, un’installazione artistica con tutta la festa di contorno. Lungo il fiume vengono montati dei bracieri che poco a poco vengono accesi da “cerimonieri” che a suon di musica accendono con torce infiammate tutte le cataste di legna… Davvero carino. E la parte alimentare non può mancare. Come low budget e soprattutto per soddisfare la voglia di junk food abbiamo optato per un panino da Haven Brothers Diner (accanto alla City Hall), un camioncino allestito a sfornapanini reso celebre dal sanissimo programma Man Vs Food in cui un simpatico ragazzone si ingozza di junk food. E nella puntata dedicata a Providence prima di mettersi contro ad un giocatore di football e ingozzarsi di hot dog ricoperti di carne e cipolla si ferma in questo truck a farsi un triplo murder burger.

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    Allora: a parte che l’hot dog era più o meno grande come quello dell’ikea e il mio panino sub con il pollo era assolutamente “normale”… Il murder burger era… Un hamburger normalissimo al costo di un hamburger esagerato. A parte le dimensioni ridotte (la tv ingrassa anche i panini!) 9 dollari e neanche un cetriolino? No dai.

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    New England, USA

    On board.. Destinazione New England

    Io non è che proprio ho paura di volare. Ho semplicemente guardato troppi film in cui si staccano ali, si scoperchiano aerei e uno sconosciuto dagli addominali perfetti e un’hostess bella e coraggiosa salvano tutti con dello scot

    Adoro i libri"liberati"negli aeroporti:)

    Adoro i libri”liberati”negli aeroporti:)

    h da pacchi e doti di pilotaggio improvvise. E quindi visto che ero circondata da anziani russanti e le hostess erano abbastanza attempate da non dimostrare poi tutta questa paura di morire… Beh, il volo Amsterdam – Boston operato da Delta è stata la solita tortura di turblenze guarnita oltretutto da un bicchiere di vino rosso che la gentile signorina mi ha rovesciato sulla giacca bianca (e pulito prontamente tutto con una sprite che ha dato anche una sfumaura di giallo). Solo quando tocchiamo terra e le hostess insultano quelli che si alzano prima che l’aereo sia fermo, che posso dire davvero di essere arrivata.Almeno in volo ho rinfrescato la mia passione giovanile per il buon Leonardo di Caprio guardandomi il Grande Gatsby. Ah, il bicchiere di vino non era neanche per me. Strano.

    Quanto so di questo intensissimo tour dal profumo d’autunno a parte il nome degli stati che toccherò? Poco, a dir la veritá. parto mediamente poco preparata (viaggiare con un uomo che è un’enciclopedia vivente che ha pure il gps integrato farebbe impigrire anche il viaggiatore più accanito). Parto con la certezza dei colori intensi che mi aspettano e le zucche onnipresenti (oltre al pumkin spice in ogni ricetta!), la gentilezza degli americani e la possibilitá di confrontarla con quella canadese e vedere se le prese in giro di Robin in How I met your mother sono così giustificate. Parto con il blogtour alle Eolie ancora sulla pelle (incredibile, son leggermente bronze) e infilo il piumino in valigia. Parto con la solita voglia di viaggiare. La curiosità è una droga, i viaggi sono la miglior valvola di sfogo!

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    Pensieri qua e là

    Ripartire. Ricominciare. Welcome to..

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    Per quanto vorrei che diventasse un lavoro a tempo pieno scrivere è sempre stato un piacere… Mi sembra che un viaggio senza il ricordo delle emozioni scritte da poter rileggere e rivivere… Beh, mi sembra un viaggio un po’ a metá. E sarà che il mio entusiasmo è stato un po’ minato, ma qui nel New England ho scritto un po’i primi giorni e poi ho smesso, dopo essermi riletta e aver trovato nelle mie parole solo un asettica rivisitazione della LP.
    Visto che mi sto imponenedo come religione il “vedere il bello in ogni cosa” e il bicchiere mezzo pieno io ci riprovo. Dividendo la strada per stati e paesi… Lasciando spazio ovviamente alla parte food (che per me è anche rimanere incantata davanti ai ricettari di un bookshop!)… Che per me è assolutamente fondamentale. Per viaggiare bisogna mettere in valigia tre cose: il passaporto, l’entusiasmo e la curiositá (e un po’di soldi, ovviamente). Se dimentichi anche solo uno di questi elementi allora non hai capito nulla del viaggio. Sei uno che si sposta.
    Quindi: un bel sorriso, un bel sospiro e ripartiamo. Benvenuti nel New England!

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