Dettagli
Girovagando per i mercato ho guardato una bancarella con delle scarpe e dei sandali di plastica, li ho annusati visto che da vera tossica amo il profumo della plastica che mi ricorda le palline rimbalzine di quando ero piccola, ma mi sono ritrovata ad annusare scarpe dal profumo di limone e banana (Dew mi conferma di averne un paio al caffè). Focus: scarpe di plastica abbinate a profumi chimici. Mi chiedo quale potrebbe essere l’odore di quelle scarpe dopo una giornata a camminare per le roventi strade di Bangkok. Forse è meglio non saperlo.
Per i thailandesi ogni giorno della settimana è abbinato un colore (rosa, viola, giallo, blu…) ed è di buon auspicio vestirsi di quel colore nel giorno indicato (capisco anche perchè nelle celebrazioni dei 50 anni di regno tutti erano vestiti di giallo: il re è nato di domenica – se non ricordo male – e quindi, giallo per tutti). In alcuni templi è possibile trovare delle cassettine per le offerte, con i diversi giorni della settimana e con un Buddha abbinato in una posizione diversa, e porta fortuna fare l’offerta nel giorno della settimana della propria nascita. Si fvsarlo delle proprie richieste. Adoro il loro modo diretto e onesto di comunicare con le divinità.
Persone incontrate in viaggio fino ad oggi:
– due ragazze norvegesi, sorelle, e per gli uomini in lettura sì, erano come immaginate che potessero essere: molto molto fighe. 5 mesi in viaggio
– Anna, la signora francese che vive a Thaiti, 50enne supersprint (senza l’esasperazione a la voglia di fare la giovane… forse era quello che la faceva sembrare così giovanile), 6 mesi in viaggio
– una coppia di ragazze canadesi, visto che ci hanno impiegato tanto hanno deciso di rimanere nel sudest asiatico, 4 mesi
– Sofie, la mia compagna di stanza improvvisata di Battambang, 6 mesi
– Delphine e il suo ragazzo (dal nome non ricordabile in nessuna maniera), 6 mesi tra sud est asiatico e sud America
I cambogiani si scaccolano. Non è che bisogna girarci molto intorno. Si scaccolano e lo fanno di continuo. Davanti a te, prima di servirti un piatto al ristorante, mentre allegramente ti danno una spiegazione su una strada. Giuro, uno mi ha anche ruttato in faccia. Aveva mangiato anguria. Ma sorridono. Molto.
A Bangkok ho fatto l’ennesima fototessera. Nonostante le avessi a casa, pronte per il viaggio, ovviamente le ho dimenticate sul camino in cucina. Ma è stata un’esperienza a dir poco “curiosa”.
Mi è stata fatta la foto con una macchinetta compatta fuori produzione penso dal ’96, la foto è stata fotoshoppata ma penso solo per farmi diventare più brutta e stravolta di quanto non fossi già. Sembra un’immagine segnaletica di una persona arrestata. Per droga, alcool e molestie. Su un poliziotto. In cambio di soldi (molti) potrei pubblicarla.
Ovunque ci sono famiglie con bambini piccoli: che camminano. Spesso sembra incredibile per le mamme italiane scoprire che i figli possono camminare con i loro propri piedi… Ho incontrato più volte una famiglia con due piccole bimbe dai capelli rossi che andavano allegramente su e giù per i templi di Angkor, ricoperte di crema ma penso se la stessero spassando alquanto. A parte qualche mamma viaggiatrice incallita e organizzata di mia conoscenza è troppo raro trovare famiglie italiane con bambini che viaggiano davvero e non vanno solo a Pinarella di Cervia (con tutto il rispetto per la ridente cittadina). Gli unici italiani che ho incontrato sono stati un gruppo di toscanacci veraci dentro un tempio ad Angkor. Purtroppo erano italiani in viaggio. Quelli delle barzellette. Purtroppo.
I tovaglioli ai tavoli sono pezzi di carta igienica. Non spacciatemeli per tovaglioli per favore. E’ carta igienica. A pezzi.
La mamma di Dew mi ha detto che uso molto bene le bacchette. La figlia mi ha detto lo stesso lo scorso anno. Yea. Aver lasciato bilioni di euro al ristorante giapponese del Barilla Centre di Parma è servito a qualcosa.
1 Comment
brava, ci sai fare! …machettelodicoaffare? 😉
16 Marzo 2012 at 16:56