La paura di volare l’abbiamo tutti: chi più e chi meno. O sbaglio?
Se la paura però ti limita? Quella no, quella va superata, provando a capire, ridendoci su e cercando di capire cosa non va.
Questo post mi è stato chiesto da una ragazza che deve partire: se non le passa la paura, almeno ci ride un po’ su!
Io l’ho già detto… Io ho solo un po’ paura, solo che a volte mi prende male visto che sono affetta da chiara sindrome da catastrofobia (che se non esiste lo conierò io come termine): ogni cosa che può andare un po’ male, o un pochino storta, io la immagino già come una catastrofe. Celebre quella volta che mi è scappata la gatta ed ero quasi certa che l’avessero rapita i cinesi per mangiarla. La seconda volta che è scappata ero solo convinta che fossero stati i cinghiali a mangiarla… Certo che se poi mia madre mi dà corda dicendo “mangiata magari no, ma masticata un po’ si…”. Comunque, non divaghiamo.
Quando sono in volo, o devo prendere un volo ecco i miei pensieri sparsi.
- “Anche il pilota non vuole morire. O se lui vuole morire magari il copilota è uno con del sale in zucca e non vuole morire ammazzandoci tutti.”
- “Ogni volta è così, stai tranquilla… Si decolla un po’ e poi si spengono quei reattori/motori/cose rumose” l’importante è vedere le case che rimpiccioliscono”. Ovviamente una volta ho stalkerato un amico di un amico che fa lo steward e mi ha raccontato – mentre cercava di dare una risposta alle mie domande assurde – di una volta in cui l’aereo non saliva perché si era incastrato uno stormo di uccelli nei motori… Ma sono scesi e tutto è andato a posto e nessuno si è accorto di nulla. Io ovviamente controllo se ci sono uccelli/mucche volanti o altre cose fuori dal mio finestrino. Perché il mio guardar fuori impedirà di incastrarsi là dentro.
- “Hostess fottiti!”… Una volta dopo una lunga turbolenza (reale, non immaginaria) dallo stress del momento mi sono messa a piangere e una gentilissima e carinissima hostess è venuta a “consolarmi” dicendo le seguenti parole “cavoli, mi dispiace, lo so che è un pochino fastidioso…” . E’ fastidioso? Io ho paura di morire cazzo!
- “vorrei tanto che succedesse qualcosa, ma di non tanto grave… Tipo un atterraggio un po’ di emergenza… Così per la statistica io sono a posto”. Questo è un pensiero contorto, molto.
- “Ma sì, le turbolenze sono come le buche sulla strada o le onde in mare”. Questo è un po’ come un mantra che mi ripeto mille volte. Sì, però… Che due coglioni!
- “E se non fosse la mia ora ma se fosse l’ora di morire di quello seduto tre file avanti a me che nella vita è stato uno stronzo? Dai, spero che gli dia un infarto e non che caschi l’aereo”. Momento Karma.
- “e se è salito un Kamikaze? Cioè, se fosse salito perché sto andato negli Stati Uniti?”. La pazza in aereo ce l’ho già avuta, quindi vale quello nella questione statistica. Questa non l’ho raccontata… Tornando dagli States una volta una tizia (oltretutto era seduta accanto a me… Proprio nel posto accanto!) ha cominciato a litigare con un’hostess, e litiga che ti litiga l’hanno sbattuta giù dall’aereo – no, non eravamo ancora partiti… Ok che alla Virgin Atlantic sono fiscali, ma dall’aereo in volo non si può… Oltretutto, lo dico sinceramente… E’ un’ottima compagnia! – ma non è finita qui…! Dopo averla fatta scendere hanno cominciato a fare i controlli: quindi a smontare sedili, controllare ogni angolo dell’aereo, aprire le cappelliere e abbinare ogni bagaglio ad un passeggero. L’unica cosa a cui riuscivo a pensare era “se esplode qualcosa, io seduta accanto alla pazza andrò in mille pezzi minuscoli e non troveranno più neanche un dito del piede”. Per questione statistica i pazzi in volo li ho già avuti, quindi, non mi capiterà.
- Quando ho avuto modo di parlare con chi ci lavora sugli aerei ho sempre chiesto se hanno mai avuto paura (ovviamente) e tutti mi hanno risposto la stessa cosa “ho paura solo quando qualcuno sta male e io non so cosa fare”… Tipo ad uno è capitato che uno avesse una crisi epilettica e che si fosse morso la lingua. Traduzione, uno che vomita sangue nel bel mezzo di una crisi epilettica. Na roba leggera insomma. Di panico vero no, mai provato. Ma io sono convinta che volessero solo tranquillizzarmi.
- Questa per me è una leggenda metropolitana ed una paura collaterale. Però mi hanno confermato che è vera, anche se non ci credo. Un ragazzo che conoscevo mi ha detto che la mamma di un suo amico (è già troppo lungo il giro del “mi ha detto…”, vero?) ha tirato l’acqua del water dell’aereo quando era ancora seduta e che praticamente è rimasta incollata lì e le è venuto un livido/ciambella su culo e gambe e si è potuta alzare solo quando sono atterrati. A me pare una cavolata, ma quando faccio la pipì chiudo sempre il coperchio. Non si sa mai.
- “più è grande l’aereo più uno può stare tranquillo”. Per i miei parametri dovrebbero far volare una nave da crociera. Gli standard si sicurezza credo li applichino su tutti gli aerei. Spero.
- “e se fosse come il lotto? Cioè… Se una compagnia aerea che non ha incidenti da un sacco di tempo non è che fa come i numeri ritardatari del lotto?”. Anche i numeri del lotto che non escono come per la roulette secondo leggi strane. E’ il caso che non è regolato. E forse dovrei guardare più se una compagnia aerea di incidenti non ne ha fatti.
- “Tenere la mano di Gianni strettissima e svegliarlo ad ogni turbolenza, sicuramente non farà cadere l’aereo”. C’è chi mi sopporta, ad ogni volo. Poverino.
Pensieri folli a parte. L’aereo è un mezzo sicurissimo, se volete togliervi tutti i dubbi cercate un libro meraviglioso che io l’ho preso come bibbia (è introvabile quindi cercatelo su libraccio o usato): “chiedilo al Pilota” che ho recensito qui.
Sul sito www.ilvolo.it potete trovare corsi, interviste e spiegazioni calme e approfondite, è davvero molto utile… Perché la paura di volare non è una cavolata per fifoni, ma qualcosa di più profondo.
E’ una paura che viene amplificata a livelli folli. Quindi a noi poveri “panicanti”, al posto che riderci dietro, dateci un abbraccio… Al posto che dire “ma come fai ad avere paura?!” provate a dire “se fai 10 respironi e chiedi all’hostess cos’è quel rumore che ti spaventa magari ti passa un po’ la paura”. Se pensate che avere paura sia da sfigati, provate a pensare alle vostre paure, che magari sono più assurde di questa.
Chi ha paura di volare, ha bisogno di tutto tranne che sentirsi preso per stupido, perché ci si sente già, senza che qualcuno lo faccia notare. Ovviamente viaggiare con le mie compagnie aeree preferite mi tranquillizza un bel po’!
Buon volo. Perché la destinazione, in questo caso, la cosa importante!
39 Comments
In questo mondo di matti da volare. Stanotte mi sono svegliata pensando che il mio aereo che prenderò sabato mattina stava cadendo: ansia a mille, un’ora sveglia e tanto sonno a lavoro.
18 Novembre 2014 at 13:13Ma ce la farò mai a smettere di aver paura di volare?
Certo che si… Un respirone alla volta, una presa di coscienza alla volta… Un corso per farsi passare la fifa alla volta 🙂 besotes
18 Novembre 2014 at 13:15Io ho paura di volare, sempre di più. E il fatto è che non capisco da quando è successo. Da quale volo sono scesa pensando “non salirò mai più?” Boh. Ecco io ora sono convinta che ad esempio andando verso l’Inghilterra e l’Irlanda sicuramente becco la turbolenza (perché poi?) Perché il tempo è brutto, ovvio no?
18 Novembre 2014 at 13:26Mentre se volo d’estate con tempo bello sto più tranquilla. Controllo il meteo prima di partire e onestamente non prendo un aereo da parecchio (l’anno scorso per andare a Vienna ho preso l’auto!). Inizio ad avere l’ansia dal momento in cui penso di dover prenotare un aereo. E comunque io non ho paura dell’aereo in sé, ma delle turbolenze. Se uno mi dicesse con certezza “su questo volo non ci saranno turbolenze e volerai fermissima fino a destinazione” me lo godrei tutto il volo.
Mi sto vergognando un sacco per questo commento.
Sai che anche io sono cresciuta senza avere mai paura e poi “mi è stata attaccata” dal mio ex? Prima mai avuto problemi… Poi, ansia. Se è limitante nel viaggiare magari dovresti andarci a fondo 🙂
18 Novembre 2014 at 13:31Un consiglio che posso darti che mi ha calmata molto? Farmi spiegare da chi ne capisce un po’ di fisica i rudimenti di come funziona. Per esempio paragonandolo ad una macchina da formula uno che se avesse gli alettoni(o un altro pezzo) piegati in un altra maniera decollerebbe… E invece sta incollata a terra, per lo stesso principio per cui l’aereo vola 🙂 viaggiare è troppo bello per avere limiti! un abbraccio forte
Io non ho paura di volare, ma la fissa del risucchio del water ce l’ho: tiro l’acqua solo a coperchio chiuso e porta semiaperta pronta a scappare fuori!
18 Novembre 2014 at 13:30buhahahah mi consola non esser sola in queste piccole follie! 🙂 un abrazo
18 Novembre 2014 at 13:32Paola tu sei una pazza scatenata 😀 :-D, mi hai fatto morire dal ridere!!!
18 Novembre 2014 at 14:06Da oggi anche io abbasserò la tavoletta in bagno, non si sa mai!!! 😉
Visto che poi io voglio sempre capire il perchè delle cose ho sostenuto che fosse impossibile… Mi è stato risposto che non c’era la ciambella. Quindi è possibile. Io la faccio in piedi la prossima volta! ahahahah 🙂
18 Novembre 2014 at 14:12Un post geniale! Potrei sottoscrivere ogni parola e potrei aggiungere pure un altro paio di pare, tipo la sensazione che l’aereo stia atterrando troppo velocemente. Manco fossi un pilota per saperlo. ‘Volo’ a cercarmi il libro.
18 Novembre 2014 at 14:48è vero!! Anche quella…!!! “oh non sta andando giù troppo in fretta” l’avrò detto mille volte!
18 Novembre 2014 at 14:51Dai,voglio sapere le altre 🙂
Grazie per essere passata di qui 🙂
è praticamente diventata un’esperta sulla velocità di atterraggio ottimale 😀
19 Novembre 2014 at 9:56L’atterraggio ottimale… E’ quando stai dormendo e l’hostess ti sveglia perchè devono pulire l’aereo! 😉
19 Novembre 2014 at 16:37Ciao Paoletta bella!
19 Novembre 2014 at 9:34Volevo dirti che ti capisco benissimo: io ad ogni turbolenza tremo. Il mio fidanzato invece non si lascia scomporre e ogni volta mi ripete la stessa cosa che hai scritto tu: “Il pilota è il primo a non voler morire”. Pazienza, stringiamo i denti e andiamo avanti, abbiamo ancora un mondo da esplorare e non saranno due tremolii a fermarci, vero? VERO? VERO?!? aahahah, ti abbraccio forte!
“oh, cosa è stato?” QUante volte l’hai detto?! Pensa che una volta durante il decollo un cretino di uno steward non aveva bloccato i “cassettoni” del cibo e hanno cominciato a cadere facendo dei tonfi forti e sordi… Lui rideva, io l’avrei buttato già dall’aereo! Ma neanche questo ci fermerà…eheheh vero!? Vero?! 🙂 baci
19 Novembre 2014 at 16:39Chiedi a un esperto di fisica hai detto? Io sono laureato in fisica…anzi, in astrofisica…eppure ora quando volo, anche se non posso dire di aver paura di volare, provo un certo disagio. Prima non ero così, e nessuno me l’ha attaccato (viaggio quasi sempre da solo), e non infastidisco mai nessuno, però quando c’è una turbolenza mi “intesisco” un po’, e il sapere come funziona la cosa, anche se in effetti il sapere come funziona mi aiuta a non cadere nel panico, non mi impedisce di irrigidirmi.
19 Novembre 2014 at 10:34Una settimana fa, il volo di ritorno da Francoforte a Roma e stato veramente un volo di m… vuoti d’aria e turbolenze continue, anche se alla fine niente di allucinante, però è stato il peggiore della mia vita e all’atterraggio somigliavo a una corda di violino.
Però la mia estrema razionalità mi aiuta eh!!!!
ehehe anche io parlo di un irrigidimento più che una reale paura… Ma “sapere come funziona” aiuta a mettere insieme i pezzi del puzzle e a pensare – molto razionalmente – “dai cazzo, non sarò mica così sfigata!”…! 🙂 La storia della macchina da Formula uno che potrebbe decollare è vera,NO?!
19 Novembre 2014 at 16:41Comunque, a parte gli scherzi… La paura di volare è irrazionale e in realtà è dettata da altro, quindi anche un costrutture di aerei potrebbe non riuscire a salire sull’aereo 🙂 Grazie per essere passato di qui! Buona serata!
Quella del wc-ventosa non la sapevo! Un nuovo brutto pensiero da aggiungere alla lista! 😉
19 Novembre 2014 at 15:27Credo che al massimo la prossima volta che vedrai il bagno di un aereo ti metterai a ridere 🙂
19 Novembre 2014 at 16:42L’ho letto oggi e non avevo ancora commentato. Intanto mi son fatto davvero le grasse risate, perché penso le stesse cose. Anche quella contorta del ”spero succeda qualcosa così me la sono tolta di dosso”. Comunque sì, devo dire le turbolenze mi infastidiscono, credo di aver paura di volare col maltempo, e una volta, uno dei primi voli, m’è capitato. Ho capito che l’aereo vola più su del maltempo, ma per tornare giù o per decollare ci passa in mezzo… odio…
19 Novembre 2014 at 21:34Intanto prenderò un volo il 4 dicembre e quello di ritorno il 7… staremo a vedere.
anche io il 7 dicembre sarò in volo…Poi ci scriviamo come è andata?! 🙂 Che fastidio volare col maltempo… Anzi, altro che fastidio cavolo! 🙂
20 Novembre 2014 at 14:26Ho riso un sacco con questo post! 🙂
20 Novembre 2014 at 14:23Io ogni volta che prendo l’ aereo, per sicurezza, faccio testamento.
“Se l’ aereo dovesse cadere, pensate che sono morta facendo qualcosa che mi rendeva felice!”. Ahahahahah!
Io credo che se davvero ognuno di noi tirasse fuori le sue piccole follie davvero ci verrebbe fori qualcosa di INCREDIBILE 🙂 io farò testamento per il libri…!
20 Novembre 2014 at 14:27No posso dire? il più bel post sulla paura di volare che abbia mai letto!!! e parla una che solo l’idea di salire in aereo la fa stare male.
10 Dicembre 2014 at 8:47Ho letto e mi sono documentata tantissimo su questa fobia ma quello che hai scritto descrive perfettamente quelle che sono le pazze sensazioni di noi paurosi.
corro a comprare quel libro ..mi mancava ..chissà che sia la volta buona!!
Grazie mille ^–^ dovremmo creare una comunità di folli, magari ci passa! 🙂 Grazie per essere passata di qui! 🙂
13 Dicembre 2014 at 15:59Ho trovato dove è disponibile Chiedilo al pilota! 🙂
18 Dicembre 2014 at 17:48(ho verificato… l’ho ordinato ed è arrivato!!)
https://shop.internazionale.it/product.php?id=95
Grazie mille Patrick della segnalazione..! Io l’ho ricomprato usato! 🙂
22 Dicembre 2014 at 18:58Che post bellissimo! A metà tra il reale e il comico.. Mi sento esattamente così anche io ogni volta che salgo su un aereo!
7 Gennaio 2015 at 18:40Diciamo che sto lavorando per cercare di affrontare la cosa… Per fortuna la voglia di viaggiare è sempre stata maggiore della paura di volare!!
vuoi ridere…? Ho chiesto ad un pilota se la storia del water è vera… E mi ha risposto di sì! Ma la signora era obesa 😉
7 Gennaio 2015 at 21:57Io penso che finchè non ti limita è ancora una paura controllata. Ho la possibilità di fare domande al pilota, qualcosa da chiedere?:)
Grazie per essere passata di qui! BUona serata!
Ne avrei un sacco di domande da fare, ma sono convinta che a volte è meglio non sapere!!
12 Gennaio 2015 at 23:42Continuo nella mia ignoranza e mi tengo un po’ di fifa 🙂
ups! Mi era sfuggito il tuo commento! Il pilota ha cominciato a rispondere..! Io tifo per il “sapere per calmarmi”…Se ti va, spara! 🙂
15 Gennaio 2015 at 11:41Ecco quando leggo:” n Airbus A320 della compagnia Germanwings, filiale low cost del gruppo Lufthansa, si è schiantato nel sud della Francia 24-3-2015!” mi vengono attacchi di panico e penso di non volare più. Io non volo tanto, negli ultimi 20 anni ho volato 20 volte tra andate e ritorni. Ho sempre fatto voli brevi, il più lungo l’ho fatto a capo verde.
24 Marzo 2015 at 18:38Consigli?
Che consigli può dare una che ha strizza di volare in una situazione terribile e tragica come quella di oggi?
24 Marzo 2015 at 19:28Io penso al quadro generale, al fatto che nel 2014 ci sono stati 3500 morti sulle strade e che quindi i rischi sono più grandi quando ci sediamo sull’auto uscendo di casa.
Penso che dobbiamo continuare a viaggiare perchè altrimenti ci fossilizziamo, e quando succede la paura cresce.
E’ tutto il giorno che ho una tremenda fitta al cuore per quello che è successo. Ho paura perchè è il campanello che ci ricorda che le tragedie succedono e a volte dietro casa, ad aerei che magari abbiamo preso. Però. non per fare la filosofa, non possiamo smettere di vivere. Anzi, dobbiamo vivere più forte.
Buon viaggio, se vuoi confrontarti sono sempre qui!
Grazie. Le statistiche non mi tranquillano. Vuoi ridere? Io sono di Milano, ierii stavo anndando in bici e per evitare una persona sono finito in un binario e stavo per finire dentro il naviglio.
29 Marzo 2015 at 19:06A volte è meglio provare a riderci su! 🙂 Grazie per aver condiviso 🙂
30 Marzo 2015 at 15:25Il tuo post è stato molto interessante! Ci sono finita perché avendo una fifa blu di volare, cercavo “strategie” in internet per placare un po’ la paura.. tipo io ogni volta che penso di organizzare un viaggio mi blocco in partenza perché ho paura di volare… quando supero questo step mi parte l’ansia dal momento in cui compro il biglietto.. e vogliamo parlare delle notti in bianco che faccio a partire da circa una settimana prima del volo? Me la sto vivendo parecchio male e mi sto pregiudicando tante belle esperienze che invece vorrei fare solo perché ho paura del mezzo di trasposto che mi porterebbe a destinazione! Mamma miaaa -.-‘
3 Novembre 2017 at 15:22Sai che condividiamo la stessa paura prepartenza? Io proprio vado in ansia i giorni prima… Però poi penso alla meta e stringo i denti!
24 Novembre 2017 at 12:05Non limitarti, col tempo si attenua, davvero! E se vuoi condividere paranoie e folle, sono qui 😉
Buongiorno Paola,
intanto grazie mille per il tuo articolo. A differenza dei moltissimi altri contributi che nella mia (disperata) ricerca ho trovato online (tutti molto simili gli uni agli altri), per la prima volta ho ritrovato qua elencate molte delle mie seghe mentali (scusa il termine :D), pari-pari: quel caso su X milioni che statisticamente DEVE capitare ogni tanto, il karma di riflesso indirizzato dagli dei ad un altro passeggero degno di punizione, etc. Non credevo che un altro essere umano potesse avere questi precisi pensieri deliranti oltre a me.
Come temevo (e vedo confermato dal sesso di chi ha commentato prima di me), questo del terrore devastante in volo e’ pero’ un problema prevalentemente femminile, il che se possibile raddoppia, passami il termine, l’umiliazione di esserne colpito, da “giovane maschio bianco etero”. Ho un volo per Singapore in 2 settimane e temo di avere un infarto a bordo, ho volato molto di recente in Europa, e ho notato che fare esperienza e’…controproducente. Mi sembra, volando ancora, di voler insistere masochisticamente a pescare in una piscina di palline bianche finche’ non trovo quella nera.
E vabbe’. Cerchero’ il libro di Patrick Smith che hai segnalato. Un abbraccio, Andrea
28 Maggio 2018 at 11:25Ciao Andrea, il tuo commento mi ha fatto davvero sorridere, perchè evidentemente non ti sei mai confrontato con qualcun’altro che SINCERAMENTE butta fuori le sue seghe mentali sulla paura di volare.
28 Maggio 2018 at 11:50QUesti sono i pensieri di tutti (chi più, chi meno contorti e assurdi), ma è una cosa che si controlla a fatica e si ingigantisce facilmente. Tu, giovane maschio etero forse sei solo più onesto, perchè la quantità di uomini che ha strizza sono CERTA che sia uguale a quella delle donne. Solo che per virilità magari lo fanno vedere meno 😀
Per esperienza preferisco i voli lunghi: gli aerei sono più grandi, meno turbolenze, un servizio più rilassato… E alcol gratis a bordo 😀
Il fatto che continui a viaggiare vuol dire che la tua paura è ancora contenibile, quindi… Vola, continua a pescare palline bianche, guarda le statistiche e non lasciare indietro nessun pezzo di mondo <3
Buon viaggio, e se vuoi condividere altre seghe mentali, sai dove trovarmi! 😀
Paura di volare? Prima di parlare di paura di volare su un aereo di linea vi racconto cosa mi è successo: Siamo due coppie e decidiamo di andare da Manila(Filippine) in un Isola che si chiama Boracay. La compagna del mio amico ritarda all’appuntamento ed il pilota comincia a bere una birra dietro l’altra. Ubriaco. Partenza … volo a vista ma lui entra dentro un nuvolone senza vista. Sull’oceano si spegne il motore….panico totale, terrorizzati…. acqua nei carburatori.
6 Luglio 2020 at 14:56Si riaccende e per questa volta i pescecani a bocca spalancata restano a digiuno. Arrivo all’Isola tutto perfetto ma al ritorno decidiamo per un bimotore: Disgrazia ho uno Statunitense che mi parla dei suoi dollari e della sua ricchezza per tutto il viaggio di ritorno. Secondo voi era meglio l’andata o il ritorno?