Tu ci sei stata in Costa Rica? Il fatto che le persone me lo chiedano ovviamente mi fa da campanello d’allarme sul fatto che non ne abbia mai scritto, a parta un post per beroad che trovate qui. E quindi, complice una richiesta di un amico che è in fase di transizione, con tanto di lavoro figo a tempo indeterminato mollato e una gran voglia di capire cosa fare… Beh, ecco i miei consigli per un amico su un paese bellissimo: la Costa Rica!
- I ticos (il loro modo per chiamare i costaricensi) sono un popolo accogliente e gentile, il loro saluto e “motto nazionale” è PURA VIDA, che esprime tutto il loro modo di prendere la giornata: vivendo qui e ora, con un pizzico di fatalismo, e una buona dose di allegria. La loro filosofia di vita è un po’ un mix tra il “tolasudolsa” parmigiano – letteralemente “prendila su dolce”- e un carpe diem con l’aggiunta di una buona dose di “fai tutto quello che c’è da fare, e goditela”. Ecco, questa è l’aria che tira ad ogni loro “pura vida”, quindi credo tu abbia scelto il posto giusto per rimettere in piedi l’anima e lo spirito.
- Prendi le cose con il giusto ritmo. Noi abbiamo noleggiato la macchina perché avevamo poco tempo, ma anche aspettare con calma un bus, e viaggiare al ritmo caldo e calmo del centro America… Beh, ti farà guardare le cose da una giusta prospettiva.
- Vai a visitare il Parco Nazionale Manuele Antonio, ma non metterti nulla da mangiare nello zaino, a meno che non sia perfettamente sigillato. Una delle attrattive principali di questo splendido parco con foresta e spiaggia inclusi sono loro: gli animali. E sulla strada potrà capitarti si intravedere un bradipo sonnecchiante che si dondola su un albero, uccelli variopinti, curiosissime iguane che si metteranno a prendere il sole accanto a te (magari sdraiate sulle tue scarpe), scimmiette moleste che si spulciano e poi cercano di fregarti la merenda. Ma poi ci sono i procioni, che sono aggressivi e vengono letteralmente a metterti le mani nello zaino… E un loro morso è decisamente una delle esperienze da non infilare nel bagaglio dei racconti da portare a casa. Né all’ospedale.
- Passa almeno 4 giorni a Monteverde, un piccolo angolo di paradiso. Nonostante la strada per arrivarci sia un vero incubo (è volutamente non asfaltata per evitare di far arrivare orde di turisti, più di quanto non succeda già), il Bosque Nuboso è una riserva naturale da non perdere: di giorno, di notte, con visita guidata – io la consiglio- o senza: un piccolo ecosistema protetto, mantenuto praticamente intatto nel tempo. La parte curiosa è che il merito va dato a dei quaccheri statunitensi che si sono trasferiti in questa zona negli anni ’50 e hanno “imposto” i principi della tutela ambientale.
- A Monteverde fai tutte le attività possibili e immaginabili, in particolar modo lanciati nella foresta nubosa con il Canopy: essere attaccati ad una carrucola ed avere davanti un muro di nebbia a 20 metri di altezza… Con sotto il verde intenso, e davanti il nulla. E’ un’emozione da 10 e lode. Io ho scelto i ragazzi di Selvatura, che sono stati davvero speciali. E’ wild all’ennesima potenza, è bellezza allo stato puro. Poi fai rafting, trekking, birdwatching, escursioni notturne. Innamorati. E’ un angolo di mondo che non troverai facilmente lungo la strada, nessuna strada.
- Se ti senti triste vai a mangiarti un Tacos da Taco Taco a Santa Elena, il “campo base” per visitare Monteverde: a parte il cibo buono, l’accoglienza e i vari “mi amor” della signora che ti accoglierà, ti faranno venire voglia di abbracciarla: ti riempirà lo stomaco (salsa guaca mole top!) e rinfrancherà l’anima dopo una giornata a scarpinare.
- Vai a visitare il Volcan Arenal, visto che non sono riuscita a farlo io. Il cammino che porta al lago vulcanico del Cerro Chato, dev’essere ripido e faticoso, ma lo spettacolo che si vede là in alto, dev’essere qualcosa di mozzafiato.
- Usa tutto il tuo spagnolo per parlare con i ticos. Sono chiacchieroni, gentili e orgogliosi: falli parlare della loro terra, della natura che li circonda che amano tanto. In Costa RIca la situazione è politicamente stabile, non hanno esercito e il tenore di vita è il più alto di tutto il centro America, e questo si percepisce in maniera lampante. I ticos stanno mediamente bene, e possono farti sentire davvero bene.
- Mangia frutta. Tanta, colorata, deliziosa, sconosciuta frutta. Addenta un mango, fatti preparare dei licuado (frullati di frutta in acqua) o dei batidos, godi del vero sapore della papaya, che tornato a casa, non potrai più nemmeno assaggiare. Perché il sapore che ha là, qui non arriverà mai.
- Se sei pronto a mangiare riso e fagioli tutti i giorni, allora puoi partire. Il Gallo Pinto (o gallo maculato) è il piatto nazionale per eccellenza, te lo ritroverai sul piatto a colazione pranzo e cena, con alcune varianti, spesso accompagnati da patacones, le banane verdi, schiacciate e fritte. Questi sono gli elementi base che non mancheranno mai. Il mondo più economico e semplice di mangiare è fermarsi in un ristorantino e mangiare un “casado”, letteralmente il piatto dell’uomo sposato: un mix di riso, fagioli (ovviamente), carne o pesce, verdura. Semplice, di solito buono.Spesso accompagnati dall’agua dulce a cui farai presto il callo. E’ dolce, e buona.
- Vai a Playa Grande, siediti in spiaggia e dimentica ogni problema con una birra in mano guardando i surfisti che domano le onde. Per un’attimo, seduta su un tronco di legno, ho trovato la vera pace, quella di cui hai la percezione solo ogni tanto.Sei dove dovresti essere, con chi vorresti essere. Nessuna fuga. La bellezza ti prende per i capelli e ti piazza lì.
- Se vai a Playa Grande, vai all’Indra Inn, un americano e una colombiana ti accoglieranno con una dolcezza e con uno stile fuori dal comune. Sdraiati su un’amaca, goditi un mango della loro pianta, raccontagli la tua vita. Sarà come trovarti a cena con vecchi amici, in uno dei B&B più belli in cui mi sia capitato di stare.
- Stai attento, ma non allarmato. In Costa Rica si vive bene, (sapevi che in una classifica stilata da un’università americana come Yale è risultato al 3 posto nella classifica mondiale dei paesi che si prendono più cura dell’ambiente dopo Svizzera e Islanda?) ,ma ancora il 21% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, il che significa che la criminalità esiste, soprattutto nella capitale, contenuto in parte dal buon sistema giudiziario rapido e trasparente. Ma i problemi ci sono, eccome. Quindi mettiti in tasca una delle lezioni che ho imparato in Colombia “no haga papagña”, ovvero non metterti in mostra, prendi uno zaino dove infilare tutte le tue cose. Rilassato, ma con le antenne alzate.
- Perditi come Martina, e finisci in posti come Llanos De Cortez, cascate da togliere il fiato nel mezzo della foresta. Immergiti nell’acqua fresca, gioca con i bambini locali, lascia asciugare i vestiti al sole.
Lasciati trasportare dagli eventi, perché la Costa RIca è un fiume in piena di bellezza, che sono certa, non ti deluderà.
13 Comments
Che bellezza i tuoi consigli e che meraviglia le tue foto!!!
4 Giugno 2015 at 17:55Ora come faccio??? Voglio andare subito in Costa Rica, ed è colpa tua!!!
le foto non sono tutte tutte mie… vale lo stesso? 🙂 La Costa RIca è uno spettacolo unico, da vedere, da assaporare e da vivere.
4 Giugno 2015 at 18:24Se ti ho fatto questo effetto mi assumo volentieri tutte tutte le colpe!
Mi aggiungo se parti eh!
un abbraccio
Ma grazie!!! ho letto il post e ta daaaa che sorpresa alla fine! Grazie mille sei un tesoro 😉 PS: Llanos de Cortes TOP!
4 Giugno 2015 at 18:17Beh la tua Costa RIca è uno spettacolo…Non potevo non citare quel post fighissimo!
4 Giugno 2015 at 18:31Grazie mille a te… Ma quanto ci torneresti!?
Mi spieghi Paola com’è che ogni volta che leggo un tuo post mi viene voglia di partire per quella destinazione?
8 Giugno 2015 at 10:07Davvero, hai i poteri! 😉
Un abbraccio!
(ho pensato che può essere un commento abbastanza banale, ma ce l’avevo in mente da quando l’ho letto e alla fine ho deciso di postartelo, ecco!)
A volte i commenti banali fanno piacere eh… Se poi scritti da te sono proprio un abbraccio. Beh se si potesse scegliere un superpotere magari sceglierei proprio questo:far partire le persone, anche quelle più sedentarie, quelle fifone, quelle non curiose. Questo o mangiare senza ingrassare 😉
9 Giugno 2015 at 8:29un bacio grande!
Sincera? non mi ha mai attirata più di tanto. O meglio: è uno di quei Paesi che vorrei vedere ma che viene dopo molti altri nella mia classifica. Però con tutti questi bei racconti mi stai incuriosendo 😛
11 Giugno 2015 at 8:57Sai che neanche io avevo questa grande attrazione per la Costa Rica? Nella mia testa era un posto un po’ da sfattoni, dove la gente passava il tempo sulla spiaggia a farsi dei viaggi (quando te la raccontano così, poi ci credi!). Invece è proprio un bel mondo: tantissima natura e gente accogliente… Mettila in fila va 🙂 besos
15 Giugno 2015 at 9:44Da parmigiano, il motto“tolasudolsa” mi ha fatto sorridere, frase piu che azzeccata!! Per il resto credo valga ovunque si vada il consiglio di non ostentare. Spero quindi un giorno di poterla vedere la costa Rica, hanno una mentalità molto avanti su svariati campi come ambiente e tecnologia 🙂
15 Giugno 2015 at 0:05A partire dal fatto che la metà della superficie del paese è ricoperta da alberi… Direi che i ticos ci vedono giusto 🙂 E’ un paese straordinario – con i suoi problemi, come tutti – ma è sicuramente una meta di viaggio che ti riempie l’anima ..!
15 Giugno 2015 at 9:49Urca ho trovato un altro blogger parmigiano!? Piacere!
Ciao Paola, mi potresti indicare dove avete pernottato!!!noi andiamo ad Agosto con i nostri cuccioli di 13 e 7 anni……Grazie mille
2 Maggio 2016 at 16:12Ciao siamo due coppie di amici e andremo in Costa Rica fra una settimana per dieci giorni. Nel nostro programma pensavamo di raggiungere Monteverde nel particolare El Castillo o Santa Elena partendo da La Fortuna ho letto che la strada è un disastro! Noi abbiamo un 4×4 a noleggio volevo chiedere se vale la pena costeggiare appunto la diga e il parco Arenal (penso sia la strada che hai fatto tu) o è per lo più una perdita di tempo e ci coonviene fare tutto il giro ? Grazie in anticipo!
20 Febbraio 2019 at 11:09Ciao Francesco, scusa per la lenta risposta. Purtroppo quel pezzo non l’abbiamo fatto, quindi non so in prima persona, dirti le condizioni della strada. Mi dispiace tanto!
2 Marzo 2019 at 16:17