Hawaii o Polinesia Francese? Ecco la domanda tormentone che mi ha perseguitata per tutti e 15 giorni in Polinesia in questo ultimo viaggio. Tantissimi messaggi di lettori e viaggiatori che conoscono la mia passione per le Hawaii, volevano sapere se alla fine, avevo ceduto il cuore all’altro arcipelago.
Quindi, ecco un meticoloso confronto tra i due gruppi di isole: le Hawaii (intendo il gruppo Oahu, Kauai, Maui, Big Island e Molokai) e la Polinesia francese più battuta, quindi le Iles de la societè (Tahiti, Bora Bora, Moorea, Maupiti e Huahin e Raiatea).
Mare: Polinesia Francese 1 – Hawaii 0
Dai, ammettiamolo, a meno che uno non vada alle Hawaii per il surf, il mare della Polinesia è imbattibile. Caldo come quello delle Maldive, pieno di pesci, razze, mante, squali e una barriera corallina densissima.
Alle Hawaii non essendoci una barriera corallina e quindi una “barriera protettiva” dall’Oceano, ovviamente le onde sono più alte e più forti, non ci sono angoli di calma piatta o angoli chiusi dall’acqua bassa. E’ un mare più avventuroso e più pericoloso. Ovviamente si può fare il bagno e ci sono tanti punti in cui fare snorkeling, ma la laguna di Bora Bora o quella di Maupiti sono letteralmente il paradiso dello snorkeling, e quindi credo anche delle immersioni.
Spiagge: Hawaii 1 – Polinesia 0
Ci avete mai fatto caso che la Polinesia viene sempre promossa per il mare, i suoi bungalow overwater e la sua laguna e non si vedono mai le spiagge? Perché le spiagge non ci sono! A parte piccoli fazzolettini di sabbia e alcune spiagge molto carine (come Matira Beach a Bora Bora), quelle belle distese di sabbia che di solito si abbinano ad un mare cristallino… Qui sono solo sotto il mare cristallino.
Alle Hawaii avete invece l’imbarazzo della scelta: tutta la zona di Kihei a Maui, il classico North Shore di Oahu, le grandi distese di sabbia di Kauai e le numerose spiagge vicino a Kona a Big Island, è quello che vi aspettate. Magnifico. Oltretutto senza dimenticare che ci sono spiagge nere (e una verde) a Big Island, una arancione a Molokai e una rossa a Maui. Dai, non devo aggiungere altro.
Cultura locale: Polinesia 1 – Hawaii 0
La cultura originale delle Hawaii è quella polinesiana: si è trasformata nel tempo, poco alla volta la lingua è cambiata… Ma la loro storia comincia da lì.
Poi sono arrivati gli americani, che come sempre hanno distrutto ogni cosa, hanno raso al suolo la cultura locale per poi ricostruirla e “proteggerla” ad uso e consumo dei turisti, in precisi recinti dove puoi vivere il sogno hawaiiano con tanto di ananas sulla pizza.
In Polinesia no, la cultura polinesiana è ancora estremamente forte: parlano polinesiano tra di loro, le corone di fiori e le collane fatte di tiaré le usano sempre per momenti di festa, cantano e ballano le danze tradizionali… E, devo ammetterlo, è letteralmente meraviglioso. Ero affascinata dalla cultura polinesiana, fare un viaggio completamente immersa nel loro mondo (fuori dai resort), mi ha totalmente conquistata.
Forse è anche un problema di mix di culture che ormai nelle isole Hawaiiane si è un po’ persa la tradizione (ci sono nomi specifici per definire i diversi incroci di hawaiiani, giapponesi, americani e così via, vel’ho spiegato bene bene in questo post sulle curiosità alle Hawaii). Comunque sia sì, la Polinesia da questo punto di vista è meglio.
Accoglienza: Polinesia 1 – Hawaii 0
Sarà perché abbiamo fatto tutto in guest house e piccole pensioni, abbiamo mangiato in food truck o ristorantini pieni di locals, ma i polinesiani hanno innata una gentilezza e un’accoglienza assolutamente uniche. Ci sono le eccezioni eh, ma in generale un saluto e un sorriso, anche per strada, non te lo negano mai. Sono davvero pieni di attenzioni, gesti semplici. Alle Hawaii sono tutti molto gentili, ma la gentilezza è un po’ quella americana, che aspetta la mancia.
Oltretutto se vi chiedete se gli stereotipi di Polinesiani felici che suonano l’ukulele e si mettono i fiori sull’orecchio e nei capelli siano veri… Sì, è assolutamente, meravigliosamente vero.
Viaggiare con Bambini: Polinesia 0 – Hawaii 1
Ovviamente non sono esperta, mancandomi la prole e l’aver viaggiato con dei bambini, ma la Polinesia è decisamente più una meta per coppiette, e più coppiette ci vanno, più diventa una meta per coppiette. Non so nei resort, ma in generale non l’ho trovata una meta particolarmente baby-friendly. Le Hawaii, al contrario, hanno mille opzioni anche per i bambini, soprattutto su Oahu, forse l’isola più family friendly di tutte. I bambini che sono stati avvistati in Polinesia, oltretutto, erano con tutta probabilità già quotati in borsa.
Feste, Eventi, Manifestazioni: Polinesia 1 – Hawaii 0
Essendo la Polinesia ancora fortemente ancorata alla propria storia e alle sue mitologiche tradizioni, le feste e le manifestazioni sono davvero tantissime. Forse la più sentita e famosa di tutte è l’HAWAIKI NUI VA’A, la gara di canoa polinesiana (quella lunga e sottile con il bilancere, lo sport in sé si chiama Va’a).
Oltre 100 canoe vogano verso Huahine, Raiatea, Taha’a e Bora Bora. Il traguardo è sulla leggendaria spiaggia di Punta Matira (Bora Bora). Lo sforzo è veramente titanico e i canottieri (ci sono diverse categorie, sia uomini, che donne che teen) sono delle vere e proprie celebrità.
Se invece vi interessa più il ballo (io odio ballare, ma vi assicuro che veder ballare i polinesiani è commovente, di una bellezza senza pari), a giugno a Tahiti si svolge la celebre manifestazione della Heiva, un concorso in cui tutte le scuole di danza del paese si esibiscono tra coreografie maestose e costumi pazzeschi. Questa è una manifestazione che viene oltretutto ripoposta anche a Kauai, alle Hawaii.
Alle Hawaii ci sono tantissime manifestazioni ed eventi, tipo la Honolulu Marathon, l’Hawaii International Film Festival (October), o opzioni culinarie come l’Hawaii Food and Wine Festival on the islands of Hawaii, (si svolge sia a Maui che ad Oahu ad ottobre) o il Kapalua Wine & Food Festival . Ecco, decisamente più occidentali.
Se vogliamo guardare alla tradizione le manifestazioni più importanti sono il Prince Lot Hula Competition (a luglio) o l’Eo E Emalani I Alakai Festival (una curiosa rappresentazione per commemorare la visita della regina Emma del 1871 a Kokee e Alakai Swamp). Insomma, le opzioni non mancano neanche alle Hawaii. Diciamo che sono molto diverse.
Cibo: Polinesia 0 – Hawaii 1
Il tonno è molto buono. Il tonno tutti i giorni diventa un po’ meno buono. Il tonno tutti i giorni a pranzo e a cena diventa a tratti quasi nauseante. In Polinesia a meno di non andare in ristoranti costosissimi si mangia quasi sempre il tonno. Questo potrebbe essere il riassunto dei nostri 15 giorni in Polinesia.
Sulla varietà, le Hawaii sono ovviamente imbattibili: a parte i ristoranti tradizionali (ma ammettiamolo, la cucina Hawaiiana a parte il Poke e il Kalua Pork lascia un pochino a desiderare), hanno una varietà e una scelta pressoché infinite. Dai fish tacos di Maui ai BBQ a Kauai. Ricordiamoci l’ingerenza americana, che ovviamente impone una varietà e una quantità assolute.
Ecco, la quantità. Entrambe (Polinesia e Hawaii) hanno dei problemi di quantità. In Polinesia te ne accorgi subito vedendo la loro stazza non proprio filiforme, ne prendi coscienza quando per 10 € ti presentano un piatto con 3 fette enormi di tonno e un camion rimorchio pieno di patatine (giuro, alcune volte le ho avanzate… Io. Io la mangiapatatine per eccellenza).
Alle Hawaii sono più o meno sulla stessa lunghezza d’onda: vi ricordate quando avevo scritto di Ken’s Pancake e le sue porzioni SUMO?
In Polinesia e se non vai nelle loro roulottes i costi sono decisamente alti (la media per un piatto è di circa 20 €), alle Hawaii si trovano soluzioni per tutti i budget, senza per forza andare sempre in posti da backpackers.
I supermercati sono un capitolo a parte. In Polinesia tutto costa circa un 25-30% in più che in Italia (a parte il tonno, che costa pochissimo… Ve l’avevo già detto?) e bene o male si trova più o meno qualsiasi cosa. La scelta dei piatti pronti è sempre limitata e soprattutto non particolarmente economica.
Alle Hawaii nei vari Foodlands e Safeway potete acquistare dosi massicce di poke ad un prezzo contenuto e comunque trovare anche tantissime altre opzioni economiche.
Quindi, diciamo che le Hawaii battono la Polinesia sia per varietà che per prezzi.
Connessione a Internet: Polinesia 0 – Hawaii 1
A parte a Bora Bora dove puoi trovare qualcosa di un minimo accettabile, le altre isole sono coperte da un’ottima connessione a 56k. Veramente a volte non riuscivi neanche a scaricare un messaggio vocale. E’ uno strazio, soprattutto se devi lavorare. Ok che devi staccare, dimenticare il telefono e bla bla bla. Ma a me serviva e di notte mi sognavo una fibra ottica con un download di 10 mega.
Budget: Polinesia 0 – Hawaii 0
In questo caso non si può assegnare un vero punto né a una né all’altra. Sono carissime entrambe le destinazioni, quindi bisogna fare valutazioni diverse.
In Polinesia ci sono costi fissi molto alti: il volo, per esempio. Gianni è stato un mago assoluto a trovare una combinazione di voli il cui totale è stato 800 € a testa (solo con il bagaglio a mano), ma il minimo che si trova di solito è intorno ai 1300-1400 €, a cui va aggiunto il pass per volare tra le Isole.
Non so se lo sapete ma i voli interni costano davvero tantissimo, e per “ammortizzare” un pochino ci sono diversi pass che includono un tot di isole (qui li trovate tutti con i relativi costi) Per esempio quello che costa meno (Moorea + Huahine + Raiatea ) costa 308 €, quello che include anche Bora Bora (è ovvio che è stato studiato a dovere, perché tutti vogliono andare a Bora Bora), costa 405 € (Moorea + Huahine + Raiatea + Bora Bora + Maupiti). Quindi se il volo medio costa 1300 € a cui vanno aggiunti 400 € di pass dei voli interni, capite che si parte da una base di 1700 € a testa per costruire il viaggio, che in due sono 3400 €, quindi quasi come un viaggio normale di due settimane.
Il costo della vita è alto ma non altissimo. Noi siamo stati in sistemazioni modeste ma carine, ovviamente non in resort. La pensione più costosa era quella di Moorea (costo 130 € a notte, bungalow vicino alla spiaggia), ma le altre costavano tutte intorno agli 80 € a notte in due.
Quindi, dipende molto come volete affrontare il viaggio. Se volete fare una cosa super e andare in un bungalow overwater a Bora Bora e mangiare a astice tutti i giorni, è chiaro che il budget può arrivare istantaneamente al costo di un appartamento in centro a Milano, ma si può fare anche in maniera più contenuta.
Le Hawaii invece hanno forse un po’ il problema contrario: ogni tanto escono voli super convenienti (noi siamo andati entrambe le volte con voli a meno di 500 € a testa (God bless Pirati in viaggio), ma lì di strutture a 60 € con un rapporto qualità prezzo buono non ce ne sono. Cioè, non esistono proprio. Si trova qualcosa di carino in Airbnb, ma spesso la qualità è veramente bassa.
Sto preparando un post approfondito sul budget in Polinesia (almeno per chiarire i costi ed evitare che la gente continui a pensare che spendiamo i fantamilioni in viaggio), perché davvero merita di essere sviscerato. Se si trova un buon volo, vi assicuro che è una meta fattibile. Come le Hawaii.
Rapporto qualità prezzo delle strutture: Polinesia 1 – Hawaii 0 [con riserva]
Leggete bene. Non ho detto che costa meno la Polinesia, è solo il rapporto qualità prezzo che è migliore.
Alle Hawaii in generale un hotel costa come minimo 100 € a notte, in Polinesia costa meno ed è quasi sempre decente o carino. Si trovano strutture più economiche e dignitose. Dall’altra parte per avere strutture carine e decenti bisogna sborsare qualcosa di più a meno che non si scelgano hotel, alloggi in airbnb o guest house con il bagno in comune.
Per quello che riguarda i resort, le Hawaii costano un po’ meno, in Polinesia i prezzi rasentano l’imbarazzante. Parlando con una persona del posto mi spiegava i costi di costruzione e mantenimento che in parte giustificano i prezzi, ma in parte. Però davvero, anche se ammetto che mi piacerebbe farci una settimana, spendere mille euro a notte per un hotel mi sembra veramente uno spreco. A meno che alla fine del soggiorno tu non possa portarti a casa il televisore e l’arredamento.
Cose da fare: Polinesia 0 – Hawaii 1
Volevo scrivere Hawaii 100, Polinesia 0… Ma stiamo calcolando solo in zero e uno, giusto?
Il mare e la laguna sono bellissimi, ma diciamocelo: le isole sono tutte uguali (attenzione!! Sto parlando delle isole della Società, isole di Thaiti, quindi Raiatea, Huahine, Moorea, Bora Bora e Maupiti).
La varietà delle Hawaii e delle cose da fare è letteralmente imbattibile. Maui è diversissima da Kauai che è l’opposto di Big Island che non c’entra nulla con Oahu. Hanno personalità diverse, sono piccoli mondi unici. Si possono trovare canyon, vulcani, spiagge, montagne, deserti, lava, città, coste altissime… Tutto.
Io lo dico sempre, alle Hawaii potresti quasi non andare al mare per quante cose ci sono da fare.
In Polinesia se non vai al mare a prendere il sole e guardare i pesci… Beh, diciamo che se non ti sei portato dietro almeno la trilogia de Il Signore degli Anelli fai un po’ fatica ad arrivare a sera.
Per me la Polinesia è stato un viaggio bellissimo, e ne avevo bisogno. Staccare, stare con Gianni, rilassarmi.
Solo ci sono stati momenti in cui la noia ha preso il sopravvento. Per entrambi. Forse perché siamo abituati a vacanze attive, ma diciamo che non si adattava perfettamente a noi come viaggio.
Conclusione
Chi vince? Hawaii o Polinesia?
Per come sono fatta io, le Hawaii restano ancora assolutamente imbattibili, per tantissimi fattori. Ma davvero, sottolineo, PER ME.
La Polinesia è un sogno se avete un budget consistente, se amate solo godervi rilassanti pomeriggi al sole di nulla assoluto, vi piace stare a mollo tra i pesci e non vi stressa non fare nulla tutto il giorno.
Quindi, qual è la meta che si adatta perfettamente a voi? Chi fareste vincere?
1 Comment
Ciao Paola diciamo che vorrei andare in entrambi i posti, non conosco ne le Hawaii ne la Polinesia. Il tuo post è utilissimo, grazie speriamo di potere ripartire presto!
3 Gennaio 2021 at 0:28