Diciamocelo, Sedona è un posto per pazzi. Capitale assoluta del New Age, si dice che ci siano 4 vortici energetici e che essendo un luogo sacro e potente abbia la capacità di guarire grazie alle sue forze cosmiche.
Sono seria. Sedona è uno di quei posti in cui la vendita di sassi pietre e amuleti attira gente da tutto il mondo: potete farvi leggere l’aura o vivere l’esperienza all’aperto di pestare fango curativo nel fiume, ci sono negozi letteralmente tappezzati di guaritori e lettori di mano/futuro/sfere/aruspici… Tutto quello che potete pensare, lì c’è, e ha un suo biglietto da visita.
E’ un posto incredibilmente bizzarro, decisamente molto carino e infiocchettato e con tanto di giga centro commerciale nel centro. E quindi perché andarci?
Perché fare tappa e perdere tempo in un posto del genere?
Per i dintorni.
Prima una specifica per chi è interessato: Sedona è famosa per i suoi “vortici di energia” e sebbene tutta Sedona sia considerata un vortice, ci sono siti specifici in cui l’energia si dice essere concentrata: i quattro vortici di Sedona più noti si trovano all’aeroporto di Mesa, a Cathedral Rock, Bell Rock e Boynton Canyon, ognuno dei quali irradia la propria energia differente. Ho letto che alcuni producano energia che scorre verso l’alto mentre ad altri l’energia si sviluppa a spirale verso il basso, entrando nella terra. Sinceramente non so bene cosa significhi… Ma è così.
Quindi, cosa fare quando siete a Sedona e non siete interessati a farvi purificare l’anima o leggere il futuro? Ecco tutte le attrazioni più belle da vedere, le camminate da fare e i view point più belli.
Le tappe “cittadine” o comunque a veramente due passi dal centro sono moltissime, però sono i dintorni di Sedona che regalano veramente il meglio. Ma vediamoli insieme.
Cosa vedere a Sedona (a due passi dal centro)
Chapel of the Holy Cross
La cappella in sè è carina (a parte essere incastonata nella roccia in un contesto spettacolare), niente di che però la sua storia è curiosa. Ispirata e commissionata dalla scultrice locale Marguerite Brunswig Staude, che venne folgorata nel 1932 dall’Empire State Building (calcolate che l’Empire ha cominciato i lavori il 17 marzo e fu inaugurato il 1 maggio 1931)… Voleva costruire una chiesa di ispirazione simile a Budapest (questo passaggio sinceramente non l’ho capito!), con l’aiuto del figlio del mio amato Frank Lloyd Wright, ma il progetto fu abbandonato a causa dello scoppio della Seconda guerra Mondiale. Quindi decise di costruirla a casa sua e fu completata nel 1956. Una croce alta 27 metri troneggia all’ingresso, anche se la chiesa è stata pensata con l’obbiettivo di accogliere tutte le religioni. Curioso, non imperdibile.
Bell Rock (Bell Rock Pathway)
Diciamo che la Bell Rock è la più semplice da individuare e da vedere, e anche se non avete voglia di camminare ci sono davvero tantissimi punti panoramici e stop lungo la strada (Hwy 179) da cui poterla vedere e da dove scattare belle foto. Se volete camminare un po’ ed andare più vicino ovviamente ci sono alcune camminate.
Bell Rock Pathway
Un sentiero piuttosto pianeggiante che collega Village of Oak Creek a Sedona. Il sentiero offre eccellenti vedute di Bell Rock mentre viaggia lungo la base della formazione sul lato sud. Si collega con altri sentieri come Courthouse Butte Loop e Bell Rock Trail e offre una vista di altre formazioni famose come Courthouse Butte, Rabbit Ears e Spaceship Rock.
Bell Rock Trail
Collegato a Bell Rock Pathway, questo sentiero sale sulla parete nord di Bell Rock.L’escursione inizia moderatamente alla base e sale in difficoltà mentre si arrampica sulla roccia. (dove sì, potete salire ma magari fatelo solo se siete esperti)
Courthouse Butte Loop
Un’escursione lieve-moderata, questo percorso si snoda attorno a Bell Rock e Courthouse Butte e offre una vista eccellente di molte altre formazioni rocciose nella zona.
Se volete camminare intorno alla Bell Rock vi consiglio di guardare approfonditamente il sito da cui ho preso questa foto dettagliata, Sedona Hiking Trail che spiega dettagliatamente (con tanto di foto) tutte le camminate da poter fare. Fantastico.
A questo link trovate proprio l’elenco di tutti i trail possibili con le diverse spiegazioni. Il non plus ultra insomma.
Airport Mesa
In realtà questo è un view point e anche l’inizio di un trail. Il Sedona Airport Scenic Lookout (come potete ben immaginare a due passi dall’aeroporto) è veramente affascinante, regala una vista mozzafiato su tutta la vallata. Il parcheggio è a pagamento ma se state poco potete mettere l’auto vicino all’aeroporto e fare due passi a piedi.
Se invece avete più tempo (almeno un paio d’ore se non qualcosa di più) potete fare tutto l’Airport Mesa trail: il sentiero inizia all’estremità nord dell’aeroporto, ma non farete fatica a trovare le indicazioni. Il sentiero si snoda lungo tutta la Oak Creek valley e già dopo il primo miglio comincia a regalare viste spettacolari su Elephant Rock (Twin Buttes), Courthouse Butte, Bell Rock e la Cathedral Rock.
All’inizio è un percorso abbastanza pianeggiante, poi comincia a salire e si interseca con il Table Top trail e si può aggiungere un “pezzetto” aggiungendo questa piccola deviazione (600 metri in più), che porta alla vista sulla Piramide di Sedona (che ovviamente si pensa essere stata o creata dall’uomo o dagli alieni). Da qui si vedono bene (guardando a sud) anche Cockscomb e Chimney Rock. Tornando indietro dalla fine del Table Top Trail e proseguendo sulla Airport Mesa Loop Trail, il percorso prosegue in direzione nord-ovest. A circa 2 miglia dall’escursione, si interseca con il Bandit Trail che conduce in West Sedona. A questo punto, l’Airport Mesa Loop Trail inizia a scendere per circa un quarto di miglio, quindi sale gradualmente verso est per il tratto finale. A ovest, Thunder Mountain (meglio conosciuto come Capitol Butte, è la cima più alta dei dintorni) e a seguire Coffee Pot Rock, il deserto del Soldier’s Pass, Wilson Mountain, Fin Rock e Steamboat Rock. Ovviamente senza una mappa sotto non li saprei mai riconoscere. L’importante è non avere scarpe lisce e soprattutto d’estato portarsi tanta acqua: è sempre deserto e qui non c’è ombra.
Oak Creek Scenic Drive
La strada panoramica che collega Sedona e Flagstaff (si trova a circa 14 miglia di auto lungo la Route 89A) è decisamente “famosa”: inserita da Rand McNally (avete presente quei meravigliosi stradari che si trovano nelle aree di servizio? Quelli) tra le migliori 5 strade panoramiche d’America: quello che comunemente viene chiamato Oak Creek Canyon è un pezzetto davvero meraviglioso di strada tortuosa in mezzo a un canyon (ma che è anche una foresta) che da Sedona sale fino alla cima del Mogollon Rim.
E’ semplicemente spettacolare e con tantissime tappe: anche se non vi fermate è comunque un’esperienza stupenda.
Midgley Bridge
Appena usciti da Sedona, fermatevi a vedere il Midgley Bridge : tappa davvero veloce lungo la Hwy 89. Dopo aver attraversato il ponte c’è un parcheggio sulla sinistra. È spesso affollato, ma spesso si riesce a trovare qualche posto per uno stop veloce. La vista merita, anche perché da qui si può vedere anche la splendida Oak Creek road.
La prima tappa possibile è Slide Rock, uno degli angolini più popolari in zona, anche perché è un’affascinante piscina naturale. In realtà è una specie di “parco acquatico naturale”, con tanto di scivoli d’acqua e piscine in uno scenario meraviglioso. Quindi non è uno state parck “da vedere”, ma un posto in cui trascorrere il tempo. Ci sono negozietti, aeree pic nic, zone per i bambini. Noi siamo stati in primavera (e non avevamo tempo), ma comunque fare il bagno sarebbe stato da eroi e alla fine non siamo entrati. Il biglietto a macchina (fino a 4 persone) costa 10€.
All’interno del parco ci sono anche dei minuscoli trail (sono più che altro piccole passeggiate naturalistiche), che si immergono nella parte legata alla foresta (è comunque inserito nel contesto della Foresta Nazionale di Coconino).
Pendley Homestead Trail: sentiero di 0,25 miglia, facile, lastricato e pianeggiante, attraversa la pate storica della Pendley Homestead di Slide Rock State Park. Si attraversano i meleti, i fienili adibiti alla raccolta mele, la parte del nuovo frutteto di meli nani e una super vista sulle pareti di Oak Creek Canyon.
Slide Rock Route: di 0,3 miglia, moderato. Percorso che porta alla Swim Area Slide Rock (dove ci sono gli “scivoli”), quindi è una delle parti più popolari. Trad: in estate c’è un sacco di gente.
Clifftop Nature Trail: 0,25 miglia che inizia vicino al fienile delle mele e porta alla vista panoramica su Slide Rock. West Fork Oak Creek Trail
Il West Fork Oak Creek trail è forse uno dei sentieri escursionistici più famosi di tutta l’Arizona, anche perché è uno di quelli che si può fare in tutte le stagioni (ed è bello in tutte le stagioni, anche se ho qualche dubbio sul guadare il fiume in inverno).
L’ingresso si trova vicino all’aera pic nick al “Call O’The Canyon”, sul lato ovest della Highway 89A e l’area di parcheggio a metà strada tra gli indicatori di miglia 385 e 384 sull’autostrada 9A.
E’ un trail piuttosto semplice ma lungo (sono circa 11 km totali, molto pianeggianti e facili, ma non è un loop: si va e si torna), quindi se decidete di farlo dovete considerare almeno 3 ore di tempo. E’ un’escursione che costeggia il fiume e regala scorci bellissimi dentro al canyon. E’ un trail in cui ci si bagna i piedi, quindi o vi portate nello zaino delle ciabattine o contate di avere un cambio di calze e scarpe in macchina a portata di mano. Il costo è di 10$ a macchina( fino a 5) o 2$ a persona.
Prima di arrivare all’Oak Creek Canyon se volete fermarvi a mangiare qualcosa trovate Indian Gardens Oak Creek Market (mile 4): ha un adorabile giardino interno e degli Scones davvero buoni. E’ un posticino un po’ hippie ma con dei prezzi medio alti, però merita uno stop per un caffè e un dolcetto. Dall’altra parte della strada c’è un curioso indicatore che specifica che l’Indian Gardens era la casa di Jim Thompson che nel 1870 fu il primo colone europeo nel canyon. Se vi state chiedendo se è lo stesso della Jim Thompson house di Bangkok e vi chiedete che cavolo ci facesse qui… Beh, non è lo stesso.
[Per farvi capire la bellezza di questo trail forse il modo migliore è un video… Questo è girato in autunno inoltrato, ed è spettacolare. Qui invece trovate un post veramente dettagliato tappa per tappa del percorso, ma diciamo “tagliato”, per vedere solo il meglio]
Oak Creek Canyon Vista Point
Non ci sarebbe neanche da segnalarlo perché “quando ci arrivi te ne accorgi” e la vista sulla vallata e quindi su tutto il canyon. E’ solo un overlook ma merita uno stop perché è davvero molto bello. Salendo sopra l’overlook ci sono diverse bancarelle dei nativi americani. Lasciate perdere.
Red Rock State Park
Finita in bellezza questa splendida Scenic Drive, dedicate un po’ di tempo ad uno state park che noi eravamo indecisi se vedere o meno, ma è il Red Rock State Park (Uscendo da Sedona tramite la AZ-89 in direzione ovest, seguendo il cartello Lower Red Rock Loop Rd,). L’ingresso al parco è di 7$ a persona (4$ per i bambini dai 7 ai 13 anni, gratis per i minori di 7), ma per me ne è valsa la pena.
Aperto dal 1991, una gigantesca riserva naturale con tantissimi trail, tutti abbastanza semplici ma dagli scorci mozzafiato: molti sono collegati tra loro e il mio consiglio è quello di chiedere al visitor center qual è il percorso migliore in base al tempo che avete… Anche perché molti si collegano tra di loro. Se volete salire nel punto più alto del parco dovete prendere l’Eagle’s Nest Loop (il dislivello è comunque minimo, quindi non particolarmente stancante). Altri percorsi popolari includono l’Apache Fire Loop Trail, il Coyoter Ridge Trail e il Javelina Trail. Vi metto la mappa così potete cominciare a studiare.
Montezuma Castle National Monument
Qualora steste andando dalla parte opposta di queste attrazioni, potete fermarvi al Montezuma Castle National Monument (quindi incluso nel circuito dei National Parks in cui usare il pass annuale), uno dei siti archeologici meglio conservati di tutto l’Arizona (gli altri sono Wupatki – forse il più ampio e interessante perché si può camminare tra le rovine – , Tonto, Walnut Canyon e Tuzigoot). Il Montezuma Castle però è il più spettacolare per via della sua posizione: una struttura costruita a 20 metri di altezza che si sviluppa per 5 piani, il tutto scavato in una nicchia di calcare bianco.
All’inizio si pensava che fossero rovine di origine azteca (ecco il perché del nome), ma ci si rese poi conto che in realtà erano resti del popolo autoctono dei Sinagua, che cotivarono la zona tra il XII e il XIV secolo, prima di abbandonare definitivamente l’area. E’ così ben conservato sia per la sua posizione riparata che per il fatto che è stato dichiarato monumento nazionale nel 1906, quindi conservato e protetto da quell’epoca.Poco lontano è anche visitabile una curiosa pozza d’acqua dolce chiamata Montezuma Well, una specie di “buco d’acqua” profondo 16 metri dentro una cornice di pietra calcarea (ecco perché gli indiani si erano fermati a vivere qui, nel mezzo del deserto). Si trova vicino al Tuzigoot National Monumet e l’ingresso è incluso nel biglietto (e quindi nel pass dei parchi). Ma non ci perderei troppo tempo.
Direi che per due giorni, con questa enorme lista di cose, sarete impegnati nella zona di Sedona e dintorni, cosa dite? Un’ultima, fondamentale raccomandazione: in tantissimo post e blog consigliano di provare le “local winery”: fatevi un favore, lasciate perdere. L’Arizona ha davvero tantissime risorse e meraviglie, il vino, ve lo assicuro, non è una di queste.
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