[Questo post è rimasto lì, fermo. E’ dall’Etiopia che mi è uscito dalle dita e mi è rimasto incastrato tra un “non lo pubblico” e un “poi c’è gente che si sentirà attaccata” e un “ma che cavolo me ne frega”. Come sempre. ]
Ci sono dei momenti di rottura quando viaggi: posti e giornate in cui senti che un paese o un istante ti hanno colpito nel profondo, o nel punto più debole.
Mi succede quando viaggio in paesi poveri, dove vivere sotto la soglia di povertà è all’ordine del giorno e dove i primi ad essere sulle strade sono sempre i bambini.
Ho visitato quasi 50 paesi, e comunque i viaggi riescono ancora a sconvolgermi nel profondo. Scuotermi e farmi sterzare verso visioni della vita diverse.