Sveglia dalle 5:30. Devo prendere il giro giusto e far capire al mio organismo dove sono dislocata se non voglio crollare alla 5 di sera perchè il mio corpo si ostina a farmi crollare dal sonno come se fossero le 2 del mattino, poco male visto che la visita ai parchi é molto meglio farla presto, come in tutte le cose, meno gente c’é, meglio é. Ok, a parte ai concerti che fa molta tristezza. Arriviamo a Muir Woods intorno alle 7:50 del mattino e un gentilissimo ragazzone che assomiglia all’amico pellerossa di Renegade (o è Chuck Norris ad avercelo?) vestito con la divisa del parco, ci comunica che l’ingresso fino alle 9 è gratuito se vogliamo. Cioè, la persona che ti vende i biglietti che ti dice come non pagare! Fantastico, davvero. Parcheggiamo nello spiazzo vicino all’ingresso (oltretutto, ho letto ovunque che questo parcheggio è sempre stracolmo e bisogna parcheggiare a circa 100 metri dall’entrata), senza traffico di pulman, auto e pedoni. Più comodo di così…
Il parco è sorprendente: sarà che è il mio primo parco nazionale, sarà che le luci e l’aria fresca del mattino mi piacciono da sempre, sarà che non c’è nessuno… Ma ti senti davvero parte della natura!
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