Nel mio immaginario, nello schedario dei “secondo me com’è”, sotto la voce “New Mexico” c’era solo una cartella vuota, un sombrero, due suonatori mariachi e un enorme punto interrogativo. Niente suonatori, nessun sombrero, solo un’alta concentrazione di gente che parla spagnolo e un’aria di storia che, beh, non è facilissima da trovare in giro per gli States. Non sono messicana, ho solo un 50% di sangue spagnolo, ma questo strano stato che confina con il Messico, quello vero, mi ha fatto sentire vagamente a casa. Forse no, ecco, non a casa, ma (usando un termine molto americano) “comfort”, nel senso che intendono loro di “comfort food”, tradizione con una punta di nostalgia. O forse neanche questo?
Sensazioni miste, ricordi a cinque sensi, quella strana sensazione di “hei, ma siamo davvero negli USA?”, equilibri strani in convivenze pacifiche. Benvewelcome in New Mexico!