Il nostro secondo giorno a Tirana è quello ufficiale per noi di matrimonio, visto che il primo lo festeggia la sposa. Senza lo sposo. Si, sul serio. La tradizione vuole che lo sposo vada con undici persone a casa della sposa, si beva tutti allegramente un caffè, si mangi un dolcetto e poi tutti fuori dai coglioni. E la sposa festeggia con i suoi parenti e amici mentre lo sposo è a farsi gli affaracci suoi a casa sua. Il problema oltre che di tradizione è logistico, visto che la media di invitati per parte è circa 300. E auguri a qualsiasi ristorante che riuscirebbe a servire 600 piatti di tortelli tutti insieme.
tradizioni
Era una notte buia e tempestosa. Sul serio. Questo è l’incipit perfetto per descrivere il viaggio che ci ha portato a Varanasi dopo la tappa di quattro giorni ad Allahabad per il grande Kumbh Mela. In teoria, da programma, dovevamo partire al mattino prestissimo per goderci poi il pomeriggio ma in India si sa, gli imprevisti sono il pane quotidiano. Dopo la sveglia alle 2 del mattino per vedere e fotografare il bagno rituale e i naga sadu correre con le chiappe al vento siamo tornati al campo tendato per aspettare le 10 di sera perchè, in teoria, il traffico ad Allahabad doveva essere chiuso fino a quell’ora. Evviva, un pomeriggio intero buttato nel bidone. Così ci siamo messi lì buoni buoni ad aspettare in tenda, sotto una pioggia battente. Non riesco davvero a immaginarmi cosa poteva esserci al Kumbh Mela se già quando il sole spaccava i sassi si doveva camminare su una melmosa poltiglia…